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          | IL VERBANO
 Il Verbano, esteso da Arona sino a Cannobio, è l'area più tradizionalmente   turistica, da due secoli ormai conosciuta in tutto il mondo. I suoi alberghi   sono stati testimoni di eventi storici, mentre il lago Maggiore è stato   descritto nelle pagine degli scrittori più celebri. Lungo le sue rive, sono   state costruite bellissime ville, ricordo del tempo in cui la nobiltà e la più   ricca borghesia lom- barda scelse le sponde piemontesi del lago per trascorrervi   la stagione estiva. Non sono solo le bellezze del paesaggio, l'attenzione alla   natura confermata dai numerosi Parchi naturali che sono stati istituiti o   l'ospitalità discreta e cordiale della gente del Verbano ad attirare i   visitatori. Dal S.Carlone di Arona fino al confine elvetico, monumenti e opere   d'arte offrono al turista un ricc  o panorama artistico ed   architettonico. Pochi esempi sono sufficienti a far capi- re quanto il Verbano   sia ricco d'arte. Possente il colosso del S.Carlone che domina Arona; più a   nord, ecco a Lesa la chiesa di S.Sebastiano dalla ben con- servata struttura   romanica; e ancora, la chiesa di S.Maria a Belgirate con i suoi affreschi del   '400, lo splendido Palazzo Borromeo sull'Isola Bella; la chiesa di impronta   romanica dei SS. Gervasio e Protasio a Baveno; gli edifici religiosi e i palazzi   di Verbania; il Sacro Monte di Ghiffa; i Castelli di Cannero; le tracce   medioevali che ancora si riscontrano nel cuore di Cannobio. l'arte non è solo   nei monumenti o negli affreschi e nelle tele conservate negli edifici religiosi:   abbondanti testi- monianze sono rilevabili nei molti musei che arricchiscono il   panorama culturale di questo territorio. Per tutti, citiamo il Museo del   Paesaggio di Verbania. Proprio nell'ambito delle raccolte museali, il Verbano si   caratte- rizza per alcune curiosità quali il Museo del Cappello di Ghiffa e il   Museo dell'Ombrello di Gignese.
 
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          | VAL D'OSSOLA  L'Ossola è il   territorio delle grandi vette, degli spazi che si perdono verso l'orizzonte,   delle antiche tradizioni walser. Qui la natura è davvero protagonista e si offre   incontaminata al turista. Lo sci e tutti gli sport della neve sono praticabili   su piste che possono accontentare tutte le esigenze, da quelle del principiante   a quelle del professionista. In primavera ed estate ecco aprirsi agli   appassionati mille sentieri, per raggiungere i numerosissimi rifugi o bivacchi   che offrono ospitalità in quota. Grandi parchi naturali e il Parco Nazionale   della Val Grande mirano a conservare flora e fauna alpina, mentre caratteristici   musei ricordano quei mestieri, il minatore e lo spazzacamino, che anticamente   consentivano la sopravvivenza della popolazione di queste valli. Anche l'Ossola,  come il Verbano, è ricca di significative emergenze   storico-artistiche. Una rapida rassegna ci porta a ricordare il borgo antico di   Vogogna, la Parrocchiale di Villadossola, i palazzi di Domodossola, la   Parrocchiale di S.Gaudenzio a Baceno, le testimonianze walser della Val Formazza   e ancora, i "gioielli" della Val Vigezzo, che si chiude con il Santuario della   Madonna del Sangue di Re, meta di pellegrini provenienti da tutta Europa.   L'Ossola ha saputo inoltre mantenere vive le proprie tradizioni popolari e il   proprio folklore come i presepi viventi (particolare quello di Vogogna) o le   sfilate delle Milizie popolari di Bannio Anzino e Calasca Castiglione. Dalla   Candelora alle due processioni degli Autani, anche le feste religiose rivivono   come un tempo. Particolarmente significative sono inoltre, tutte le ricorrenze   legate alle tradizioni walser, dal Pomattertag alla "corona dell'Avvento". 
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          | IL CUSIO Diversa è l'atmosfera che si respira nel Cusio, dove sembra soffiare un'aria che   sa di Ottocento. Soprattutto Orta, con la sua piazzetta simile a un salotto, le   caratteristiche case erette tra Medioevo e Settecento, l'isola di S.Giulio e la   Basilica omonima accoglie i visitatori con un'atmosfera intima e un po'   rarefatta. Il Cusio offre innumerevoli spunti al turista curioso e alla   ricerca dell'insolito: Omegna dalle vestigia medioevali, la Valstrona con   l'artigianato del legno, la sponda occidentale del lago su cui domina a picco   sul lago la chiesa della Madonna del Sasso, il curioso Museo etnografico e dello   strumento musicale e il non meno originale Museo del rubinetto e l'importante   pinacoteca della Fondazione Calderara. Per gli appassionati di un turismo   religioso santuari  ricchi di tradizione   (da segnalare la Madonna di Luciago, la Bocciola e il S.Salvatore), edifici   religiosi risalenti all'anno Mille e innumerevoli opere d'arte conservate nelle   chiese. Arte, natura e religiosità s'incontrano anche al Sacro Monte di Orta con   le sue famose statue lignee e alla Riserva naturale del Monte Mesma.
 L'attenzione all'ambiente si nota in tutto il Vergante, fino alla cima del   Mottarone, da dove nei giorni più limpidi si possono ammirare ben sette laghi.
 Piccoli centri di villeggiatura offrono al turista piacevoli soggiorni a   contatto con la natura e con le opere dell'uomo, con la cultura, con lo sport e   con la buona cucina.
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